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VITAMINA C + GLUTATIONE: Il binomio Antiossidante Perfetto (e il nemico che li blocca)
Il binomio Vitamina C + Glutatione è un protocollo antiossidante spesso consigliato grazie al profondo effetto sinergico che queste due sostanze esercitano nel combattere i radicali liberi e nel proteggere le cellule.
È noto che la Vitamina C sia un potente antiossidante in grado di neutralizzare i radicali liberi. Il motivo cruciale di questa sinergia risiede nel fatto che uno dei compiti principali della Vitamina C è quello di contribuire a mantenere livelli ottimali di Glutatione nell'organismo.
Quando siamo in presenza di livelli insufficienti di Vitamina C, sia per problemi di malassorbimento che per diete sbilanciate, ne consegue una scarsa produzione endogena di Glutatione.
Il Glutatione svolge la sua azione antiossidante neutralizzando i radicali liberi tramite un atomo di idrogeno presente nella sua struttura chimica. Una volta compiuta l'azione, il Glutatione "esausto" viene rigenerato e riacquista il suo potere antiossidante grazie all'azione dell’enzima glutatione reduttasi. Purtroppo, con l’avanzare dell’età, le nostre cellule producono sempre meno di questo enzima, rendendo il processo di eliminazione dei radicali liberi più difficoltoso.
Studi recenti hanno confermato che il Glutatione è in grado di prolungare l’effetto antiossidante della Vitamina C nei tessuti. Presi singolarmente, sia il Glutatione che la Vitamina C sono eccellenti antiossidanti, ma la carenza dell’uno si ripercuote direttamente sulla produzione dell’altro, compromettendo la nostra salute. Per assicurare un benessere ottimale, è essenziale non fare a meno di queste due preziose sostanze.

MALASSORBIMENTO DI VITAMINA C: LA CAUSA PRINCIPALE È L’IPOCLORIDIA
Cosa può provocare un severo malassorbimento di questa preziosa vitamina?
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Età: Il tessuto intestinale diventa progressivamente meno performante e meno capace di assorbire correttamente i nutrienti.
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Lectine: L’eccessivo consumo di prodotti contenenti lectine può legarsi ai villi e microvilli intestinali, facendoli collassare e rendendo difficile l’assorbimento della Vitamina C.
Esiste, però, una causa spesso ignorata: l’Ipocloridia, ovvero una condizione caratterizzata da una ridotta produzione di acido cloridrico (HCl) nello stomaco.
Il Ruolo Chiave dell'Acido Cloridrico (HCl)
La Vitamina C viene assorbita nell'intestino tenue tramite un processo di trasporto attivo pH-dipendente. Sebbene l'assorbimento avvenga nell'intestino, la presenza di acido cloridrico nello stomaco è cruciale, poiché aiuta a mantenere un ambiente acido che è ottimale per le condizioni chimiche necessarie al suo successivo assorbimento.
L’Ipocloridia può manifestarsi per cause fisiologiche o chirurgiche (come negli interventi di chirurgia bariatrica) ma è spesso farmacologica, tipica della società occidentale che ricorre frequentemente all’uso di antiacidi come gli inibitori di pompa protonica. L'uso di questi farmaci neutralizza il pH dell’acido cloridrico. Se siamo in presenza di una riduzione dell’HCl nello stomaco, l’assorbimento della Vitamina C può essere seriamente compromesso.
LA SOLUZIONE ESISTE → VITAMINA C LIPOSOMIALE
A causa della sua natura idrosolubile e della sua sensibilità alle condizioni del tratto gastrointestinale, la Vitamina C può essere degradata rapidamente dai succhi gastrici o non essere assorbita correttamente a causa di pH non ottimali (sia per eccessiva acidità che in condizioni di Ipocloridia).
Per ovviare a queste problematiche di assorbimento, si può ricorrere alla Vitamina C liposomiale.
Questa formulazione risulta notevolmente più biodisponibile rispetto al formato tradizionale, poiché la Vitamina C è incapsulata e protetta da liposomi durante il passaggio attraverso l'intero tratto gastrointestinale. I liposomi agiscono come uno scudo:
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La proteggono dai succhi gastrici dello stomaco, che altrimenti potrebbero degradarla.
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Ne facilitano l'assorbimento a livello intestinale, permettendo al corpo di sfruttare al massimo il suo potenziale antiossidante, bypassando i problemi legati all'Ipocloridia.
BIBLIOGRAFIA
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Winkler, B. S., Orselli, S. M., & Sheed, D. M. (1994). The redox couple between glutathione and ascorbic acid: a chemical and physiological perspective. Free Radical Biology and Medicine, 17(4), 383–391.
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Lam, J. R., et al. (2013). Proton pump inhibitor and histamine 2 receptor antagonist use and risk of vitamin B12 deficiency. JAMA, 310(23), 2435–2442.(Sebbene focalizzato sulla Vitamina B12, questa e altre revisioni (come quella di Heidelbaugh, J. J. et al., 2013 su Therapeutic Advances in Gastroenterology) discutono l'associazione tra l'uso a lungo termine dei PPI e i deficit di micronutrienti, inclusa la Vitamina C, a causa dell'alterazione del pH gastrico).
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Ludden, T. M., et al. (1994). Ascorbic acid deficiency in gastrointestinal disease. Digestive Diseases and Sciences, 39(8), 1735–1739.
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Gopi, S., et al. (2025). Development of Liposomal Vitamin C Stabilized by Gum Arabic Nanospheres Using Metazome Technology: Characterization, In Vitro Release, and Oral Bioavailability of Vitamin C in a Randomized, Double-Blind, Single-Dose, Two-Period, Two-Way Crossover Study. ACS Nutrition Science & Technology.
Vitamina C + Glutatione: La Coppia Antiossidante Perfetta Contro l'Invecchiamento
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VITAMINA C + GLUTATIONE: Il binomio Antiossidante Perfetto (e il nemico che li blocca)
Il binomio Vitamina C + Glutatione è un protocollo antiossidante spesso consigliato grazie al profondo effetto sinergico che queste due sostanze esercitano nel combattere i radicali liberi e nel proteggere le cellule.
È noto che la Vitamina C sia un potente antiossidante in grado di neutralizzare i radicali liberi. Il motivo cruciale di questa sinergia risiede nel fatto che uno dei compiti principali della Vitamina C è quello di contribuire a mantenere livelli ottimali di Glutatione nell'organismo.
Quando siamo in presenza di livelli insufficienti di Vitamina C, sia per problemi di malassorbimento che per diete sbilanciate, ne consegue una scarsa produzione endogena di Glutatione.
Il Glutatione svolge la sua azione antiossidante neutralizzando i radicali liberi tramite un atomo di idrogeno presente nella sua struttura chimica. Una volta compiuta l'azione, il Glutatione "esausto" viene rigenerato e riacquista il suo potere antiossidante grazie all'azione dell’enzima glutatione reduttasi. Purtroppo, con l’avanzare dell’età, le nostre cellule producono sempre meno di questo enzima, rendendo il processo di eliminazione dei radicali liberi più difficoltoso.
Studi recenti hanno confermato che il Glutatione è in grado di prolungare l’effetto antiossidante della Vitamina C nei tessuti. Presi singolarmente, sia il Glutatione che la Vitamina C sono eccellenti antiossidanti, ma la carenza dell’uno si ripercuote direttamente sulla produzione dell’altro, compromettendo la nostra salute. Per assicurare un benessere ottimale, è essenziale non fare a meno di queste due preziose sostanze.
MALASSORBIMENTO DI VITAMINA C: LA CAUSA PRINCIPALE È L’IPOCLORIDIA
Cosa può provocare un severo malassorbimento di questa preziosa vitamina?
Età: Il tessuto intestinale diventa progressivamente meno performante e meno capace di assorbire correttamente i nutrienti.
Lectine: L’eccessivo consumo di prodotti contenenti lectine può legarsi ai villi e microvilli intestinali, facendoli collassare e rendendo difficile l’assorbimento della Vitamina C.
Esiste, però, una causa spesso ignorata: l’Ipocloridia, ovvero una condizione caratterizzata da una ridotta produzione di acido cloridrico (HCl) nello stomaco.
Il Ruolo Chiave dell'Acido Cloridrico (HCl)
La Vitamina C viene assorbita nell'intestino tenue tramite un processo di trasporto attivo pH-dipendente. Sebbene l'assorbimento avvenga nell'intestino, la presenza di acido cloridrico nello stomaco è cruciale, poiché aiuta a mantenere un ambiente acido che è ottimale per le condizioni chimiche necessarie al suo successivo assorbimento.
L’Ipocloridia può manifestarsi per cause fisiologiche o chirurgiche (come negli interventi di chirurgia bariatrica) ma è spesso farmacologica, tipica della società occidentale che ricorre frequentemente all’uso di antiacidi come gli inibitori di pompa protonica. L'uso di questi farmaci neutralizza il pH dell’acido cloridrico. Se siamo in presenza di una riduzione dell’HCl nello stomaco, l’assorbimento della Vitamina C può essere seriamente compromesso.
LA SOLUZIONE ESISTE → VITAMINA C LIPOSOMIALE
A causa della sua natura idrosolubile e della sua sensibilità alle condizioni del tratto gastrointestinale, la Vitamina C può essere degradata rapidamente dai succhi gastrici o non essere assorbita correttamente a causa di pH non ottimali (sia per eccessiva acidità che in condizioni di Ipocloridia).
Per ovviare a queste problematiche di assorbimento, si può ricorrere alla Vitamina C liposomiale.
Questa formulazione risulta notevolmente più biodisponibile rispetto al formato tradizionale, poiché la Vitamina C è incapsulata e protetta da liposomi durante il passaggio attraverso l'intero tratto gastrointestinale. I liposomi agiscono come uno scudo:
La proteggono dai succhi gastrici dello stomaco, che altrimenti potrebbero degradarla.
Ne facilitano l'assorbimento a livello intestinale, permettendo al corpo di sfruttare al massimo il suo potenziale antiossidante, bypassando i problemi legati all'Ipocloridia.
BIBLIOGRAFIA