Lo Steady state in farmacologia è un parametro fondamentale per lo studio della cinetica di un farmaco.
Come mai citiamo un parametro di farmacologia quando parliamo di integratori?
Perché molte volte sentiamo le persone, i clienti, i pazienti affermare che alcuni integratori non manifestano la loro funzione.
Questa affermazione non possiamo considerarla propriamente sbagliata.
Ci sono contesti in cui molti integratori proposti sul mercato non hanno una reale efficacia.
Magari hanno anche una via di somministrazione non adeguata al tipo di principio attivo e soprattutto non viene tenuto in considerazione lo stato di salute intestinale del paziente. Soprattutto se si tratta di compresse o capsule, la cui metabolizzazione avviene tramite il passaggio nel tratto gastroenterico.

Un’altra motivazione per cui questo effetto non lo si percepisce è perché non viene seguita la cura protocollare assegnata dal professionista (nutrizionista, dietista, medico).
“Se non vi è una costanza nell’assunzione il principio attivo non raggiungerà mai quello stato stazionario che consentirà all’organismo di usufruire del suo principio attivo”
Il motivo per cui è importante seguire le indicazioni fornite dai professionisti risiede nel fatto che se non vi è una costanza nell’assunzione di un determinato integratore (in particolare tutti quelli idrosolubili) il principio attivo non raggiungerà mai quello stato stazionario che consentirà all’organismo di usufruire dei suoi benefici.

A questo punto potremmo porci la seguente domanda: perché è importante mantenere uno stato stazionario del principio attivo all’interno del nostro corpo?
Perché il nostro organismo lavora su un sistema prioritario e non sappiamo in quale momento della giornata avrà bisogno di una determinata concentrazione di quel principio attivo. Di conseguenza la scelta migliore da fare è quella di fornirgli costantemente una quantità di principi attivi che potrà utilizzare a suo piacimento per svolgere le quotidiane faccende metaboliche. Questo vale soprattutto per tutti quegli integratori idrosolubili la cui eliminazione avviene semplicemente tramite le urine.
Il consiglio è di non esagerare invece con quelle componenti liposolubili come le vitamine A, E, D, K, anche se in un mondo in cui l’inquinamento cresce e la moltitudine di vitamine cala, soprattutto quelle fornite dagli alimenti, ci si può consentire di tenere dei dosaggi più elevati nei protocolli di integrazione anche relativamente alle vitamine liposolubili.
Ricordiamo che ogni volta che il nostro organismo non ha le materie prime per svolgere le funzioni metaboliche basilari la loro funzionalità sarà in un primo momento limitata in termini di efficacia, fino ad arrivare in un secondo momento in cui i meccanismi si andranno inesorabilmente a compromettere traducendosi in un peggioramento, prima della composizione corporea e successivamente in un peggioramento della salute psicofisica dell’individuo.

Con gli integratori in formato spray sublinguale, possiamo soddisfare le esigenze metaboliche sordide ma presenti del nostro organismo, alleggerendo l’apparato gastro digerente, bypassando il circolo portale che depotenzierebbe la stragrande maggioranza del principio attivo, semplificando le modalità di assimilazione degli integratori alimentari che assumiamo quotidianamente.
I prodotti NutraGenix spray con tecnologia brevettata consentono inoltre di mantenere un’elevata stabilità dei principi attivi all’interno del nostro organismo, rendendo più facile il raggiungimento dello Steady State.